Imperatore romano. Senatore
e console (273), dopo l'interregno di due mesi seguito all'uccisione
dell'imperatore Aureliano, per volere dell'esercito fu nominato imperatore
(275-276) dal Senato. Vendicata la morte del suo predecessore con la punizione
degli assassini, si occupò di ripristinare la rete viaria e batté
i Goti e gli Eruli che devastavano l'Asia Minore: mentre M. Annio Floriano, suo
prefetto e fratellastro, portava a termine l'azione,
T. si mosse
verso Roma, ma venne assassinato dal suo esercito (III sec.).